2. 

«Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» 
(Gv 13,34)


Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici (Gv 15,13)


Sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine (Gv 13,1)


In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli (1Gv 3,16)


2.1. 


«Padre, perdonali»
(Lc 23,34)


Cristo Gesù sta alla destra di Dio e intercede per noi (Rm 8,34)


1279 Il battezzato è reso partecipe del sacerdozio di Cristo. (Catechismo della Chiesa Cattolica)


Il battezzato, risuscitato con Cristo, porta anch’egli le stigmate delle preoccupazioni sacerdotali del Cristo-Sacerdote, della sua ansia apostolica per il destino di coloro che sono negli inferi. (Pavel Evdokimov, Le età della vita spirituale, p. 99)


Il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli (Mt 18,14)


Un fratello per il quale Cristo è morto (1Cor 8,11)


605 Cristo è morto per tutti senza eccezioni: «Non vi è, non vi è stato, non vi sarà alcun uomo per il quale Cristo non abbia sofferto». (Catechismo della Chiesa Cattolica)


72. « Desidero ardentemente che tutte, tutte le mie creature siano unite alla nostra gioia immensa, tutte, tutte, tutte le mie creature » (Suor Maria della Trinità, Colloquio interiore)


« Pregate, pregate molto; e fate sacrifici per i peccatori, perché molte anime vanno all’Inferno perché non c’è chi si sacrifichi e interceda per loro » (19 agosto 1917, Madonna di Fatima)

« Gesù mio, perdona le nostre colpe, preservaci dal fuoco dell’inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia » (Preghiera di Fatima)

« Mio Dio, io credo, adoro, spero e ti amo. Ti domando perdono per coloro che non credono, non adorano, non sperano, non ti amano » (Preghiera di Fatima)

« Eterno Padre, per la Sua dolorosa Passione, abbi misericordia di noi e del mondo intero » (Coroncina della Divina Misericordia)

« Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero » (Coroncina della Divina Misericordia)


Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: “Signore, non imputare loro questo peccato”  (At 7,60)


154. La supplica di intercessione ha un valore particolare, perché è un atto di fiducia in Dio e insieme una espressione di amore al prossimo. L’intercessione esprime l’impegno fraterno con gli altri quando in essa siamo capaci di includere la vita degli altri, le loro angosce più sconvolgenti e i loro sogni più belli. Di chi si dedica generosamente a intercedere si può dire con le parole bibliche: «Questi è l’amico dei suoi fratelli, che prega molto per il popolo» (2Mac 15,14). (Papa Francesco, Gaudete et Exsultate)


2635 Intercedere, chiedere in favore di un altro, dopo Abramo, è la prerogativa di un cuore in sintonia con la misericordia di Dio. Nel tempo della Chiesa, l’intercessione cristiana partecipa a quella di Cristo: è espressione della comunione dei santi. Nell’intercessione, colui che prega non cerca solo «il proprio interesse, ma anche quello degli altri» (Fil 2,4), fino a pregare per coloro che gli fanno del male (At 7,60).

2636 L’intercessione dei cristiani non conosce frontiere: «raccomando che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, per tutti quelli che stanno al potere» (1Tm 2,1-2), per coloro che perseguitano, per la salvezza di coloro che rifiutano il Vangelo.

(Catechismo della Chiesa Cattolica)


650. « Una madre di famiglia pensa alle cure di cui deve circondare i suoi figlioli. Ciascuna di voi può avere molti figlioli. Innumerevoli sono nel mondo le anime che attendono l’aiuto materno delle vostre preghiere » (Suor Maria della Trinità, Colloquio interiore)


Se il monachesimo lascia il mondo, è per benedirlo subito dal suo ritiro e portarlo incessantemente nella sua preghiera. (p. 131)

Un folle di Cristo pronunciò morendo queste sole parole: “Che tutti siano salvati, che tutta la terra sia salvata”. Un altro, all’estremo del disprezzo e delle persecuzioni, afferma di non aver mai incontrato un uomo veramente malvagio. Al limite del sopportabile l’uomo non può che dire “gloria a Dio”, e raddoppiare la sua preghiera per i viventi e per i morti, per la vittima e per il carnefice. È allora che egli sposa il cuore di Dio e comprende l’indicibile. (pp. 208-209)

La fede invita a seguire il Cristo nudo fino alla sua preghiera sacerdotale, che è liturgia di intercessione universale. (p. 220)

(Pavel Evdokimov, Le età della vita spirituale)


n. 46 – L’oblìo di sé e la devozione completa ai figli del nostro Padre celeste sono la vita di Nostro Signore, la vita di ogni cristiano.

n. 18 – Se, sia pur per un attimo, si comincia a ricercare se stessi, si cessa di amare.

n. 23 – Se una parte di me è nel cielo purissimo che sovrasta le nubi, se io resto in una terra sempre illuminata dal sole, al di sopra delle nubi, con l’altra parte io amo, io devo amare, ho l’imperioso dovere di amare appassionatamente gli uomini.

n. 76 – Pensate molto agli altri, pregate molto per gli altri. Consacratevi alla salvezza del prossimo con tutti i mezzi in vostro potere: preghiera, bontà, esempio.

n. 78 – Sarebbe l’evangelizzazione non attraverso la parola, bensì attraverso la preghiera, la penitenza, la pratica delle virtù evangeliche, la carità, una carità fraterna e universale che divida fin l’ultimo boccone di pane con qualsiasi sconosciuto che si presenti, e che riceva chiunque come fratello amatissimo

n. 86 – Preghiera e penitenza! Più vado innanzi, più vedo in ciò il mezzo principale d’azione su queste povere anime.

(Charles de Foucauld, Pensieri)


  • La preghiera perseverante e fedele comporta una comunione reale alla vita di Cristo e una partecipazione alla sua missione essenziale. Se sei assiduo alla preghiera, non tarderai a ricevere nel tuo cuore il fuoco di Cristo e la sua missione propria, cioè:

  1. il desiderio ardente della salvezza degli uomini,
  2. l’amore per i peccatori,
  3. il dono di sé per sollevare gli altri,
  4. l’impoverimento volontario per arricchire i fratelli,
  5. la scelta generosa della croce come segno di amore autentico.

  • Ricordati che un solo cristiano che prega con fervore, nella sua camera, nel segreto, può, mediante la sua unione a Cristo, procurare la salvezza di migliaia di persone.
  • I gradi superiori della preghiera, in cui essa si slancia verso la perfezione, sono contrassegnati dalla supplica fervente che si accompagna alle lacrime in favore degli altri.
  • La preghiera giunge al suo grado di purezza autentica quando in essa dimentichi totalmente te stesso, quando cioè smetti deliberatamente di interessarti di te stesso e preferisci occuparti unicamente dei bisogni, delle ansie e della salvezza degli altri. Il grado di purezza perfetta della preghiera corrisponde al grado dell’amore perfetto. Ora, l’amore è veramente autentico solo quando “non cerca il proprio interesse” (1Cor 13,5). Cristo ha detto: “Non cerco la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato” (Gv 5,30).

(Matta El Meskin, Consigli per la preghiera)


Molto potente è la preghiera fervorosa del giusto (Gc 5,16)


  • Attraverso la preghiera di coloro che lo amano e che gli sono vicini, Dio raggiunge i peccatori che si sono sperduti lontano da lui.
  • In tanti casi, ti pare impossibile entrare in rapporto con i peccatori e gli sbandati, sia a causa della loro ostilità, sia per la vergogna che essi provano a parlarti. Ma con la preghiera puoi scavalcare questi ostacoli che ti separano da loro. Mediante la preghiera infatti puoi avvicinarti segretamente al loro cuore, puoi introdurti nel loro intimo senza che essi se ne rendano conto.
  • La preghiera diviene il canale attraverso il quale passa la tua relazione con i fratelli.
  • Se uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non conduce alla morte, preghi, e Dio gli darà la vita” (1Gv 5,16).
  • Se dunque preghi per gli altri, rialzerai e farai rivivere anime morte o moribonde, secondo la parola del Signore: “Risuscitate i morti” (Mt 10,8).
  • Se per un motivo qualsiasi, tu smetti di pregare per i peccatori che vivono attorno a te e tralasci di supplicare in loro favore, essi moriranno nel loro peccato.
  • La preghiera diventa dunque una delle più gravi responsabilità che Dio abbia mai affidato agli uomini.
  • Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato” (Gc 4,17).
  • Quanto a me, non sia mai che io pecchi contro il Signore, tralasciando di supplicare per voi e di indicarvi la via buona e retta” (1Sam 12,23).
  • La preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo solleverà e, se ha commesso peccati, gli saranno perdonati” (Gc 5,15).
  • La tua preghiera di intercessione per i peccatori ti rende responsabile della salvezza del tuo fratello aumentando così la proporzione dei membri attivi all’interno della famiglia umana. “Figlio dell’uomo, ti ho posto come sentinella per la casa d’Israele” (Ez 3,16).
  • Se riversi la tua anima nella preghiera per i peccatori, sei costituito apostolo del messaggio di salvezza per tutti i peccatori, vicini o lontani, che hai incontrato nella tua vita o che non hai mai conosciuto. “Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28,19).
  • Mediante la preghiera tu diventi capace – nell’amore, nel dono di te stesso e nella partecipazione al sacrificio e al sacerdozio di Cristo – di liberare gli altri dalla condanna a morte dovuta al peccato.
  • Pregando e facendo penitenza, tu diventi capace, facendoti peccatore al posto loro, di domandare perdono per loro e di ottenerlo. “Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico: Coraggio, figliolo, ti sono rimessi i tuoi peccati” (Mt 9,2).

(Matta El Meskin, Consigli per la preghiera)


2602 Gesù si ritira spesso in disparte, nella solitudine, sulla montagna, generalmente di notte, per pregare. Egli porta gli uomini nella sua preghiera e li offre al Padre offrendo se stesso. Le sue parole e le sue azioni appaiono allora come la manifestazione visibile della sua preghiera «nel segreto». (Catechismo della Chiesa Cattolica)

 

Così benedirete gli Israeliti:
Ti benedica il Signore
e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto
e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto
e ti conceda pace.
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò.
(Nm 6,22-27)



2.2. 


«Io sto in mezzo a voi come colui che serve»
(Lc 22,27)


Il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti (Mt 20,28)


Questo è il mio corpo, che è dato per voi (Lc 22,19)


Un angelo rivelò a Pacomio che “la volontà di Dio è mettersi al servizio degli uomini”. Pacomio dirà più tardi: “l’amore di Dio consiste nel prendersi pena gli uni per gli altri”. (Pavel Evdokimov, Le età della vita spirituale, p. 194)


n. 97 – In nessun caso sarà permesso dire di no a chi ci domanda qualcosa; si deve donare l’ultimo soldo, l’ultimo pezzo di pane della casa. E se non abbiamo nulla, si farà entrare l’ospite e il povero e si andrà a mendicare per lui.

n. 24 – Siamo teneri come Gesù, amanti come lui… Consoliamo gli afflitti come lui, e dapprima coloro ch’egli stesso ci ha messo più vicino nella vita: una madre, un’anima cara… Consoliamo coloro che hanno più bisogno di consolazione, coloro che, più deboli, stanno per piegare sotto un dolore pungente… Consoliamo, consoliamo come lui  i suoi fratelli, che sono anche i nostri. Siamo, come lui, dei teneri consolatori, dei fratelli amanti di tutti gli uomini afflitti, di tutti gli uomini…

(Charles de Foucauld, Pensieri)


10. « Come tu cerchi di piacere al tuo Sposo, così sforzati di piacere alle tue Superiore; previeni i loro desideri; fa’ ciò che esse desiderano; che esse si sentano amate da te, amate con predilezione ».

212. « Per essere buona verso le tue Sorelle, non basta dar loro ciò che a esse è necessario, bisogna rispondere ai loro desideri più semplici. E non basta rispondervi quando li hanno espressi, bisogna indovinarli. Allora esse si sentono comprese e amate. Solo l’amore indovina e comprende ».

239. « Cerca di dare alle tue Sorelle ciò che fa loro piacere, che esse desiderano, e non ciò che fa piacere a te dare ».

226. « Se un lavoro o una disposizione qualunque ti procura qualche vantaggio che però tu intravedi sia a detrimento dei desideri dell’una o dell’altra delle tue Sorelle, sacrifica il tuo vantaggio alla contentezza della tua Sorella ».

(Suor Maria della Trinità, Colloquio interiore)


La tua elemosina resti segreta (Mt 6,4)


«Allo stesso modo anche noi dobbiamo cercare di scoprire, con estrema delicatezza, le necessità degli amici, di prevenire nei favori chi è intenzionato a supplicarli, assumendo, nel dare, una maniera tale che chi ha ricevuto abbia l’impressione di concedere un favore più grande di chi ha donato» (Aelredo di Rievaulx, L’amicizia spirituale, p. 138)


139. « Bisogna dare delicatamente, bisogna dare invisibilmente, a modo mio, perché chi riceve il dono, non sapendo da dove viene, ringrazi Dio ».

324. « Figliola mia, guardati dal lasciar indovinare i tuoi atti di generosità, che resta allora per il tuo Signore? Osservami nella Passione: ho forse detto una sola volta che soffrivo per i peccatori, che operavo la Redenzione del genere umano, che m’immolavo per voi? Basta farlo, essere generosi, e nasconderlo nel segreto di Dio ».

326. « Sii premurosa, rendi alle Sorelle tutti i servizi possibili, ma sforzati di farlo senza renderti apparentemente utile o necessaria. Sta attenta: né il Padre mio, né io agiamo in tal modo, né gli angeli, mai; né la Vergine Maria, né San Giuseppe, né alcuno dei Santi si sono resi apparentemente necessari, al contrario ».

329. « Quando racconti ciò che hai fatto, tu credi di prolungare la tua azione raccontandola. Al contrario, vi metti un termine. Resta limitata a te. Se nascondi ciò che hai fatto di bene e me l’affidi, io prolungo la tua azione aggiungendovi la mia che è senza limiti... ».

(Suor Maria della Trinità, Colloquio interiore)

2.3. 


«Vinci il male con il bene»
(Rm 12,21)


19. « Io sono la Riparazione. È necessario vincere il male col bene ».

533. « Chiedo che quelli che mi amano si offrano quali vittime per riparare nell’ambiente in cui si trovano, vincendo il male con il bene. Che essi si consacrino a questa riparazione, imitando quella che io perseguo nella mia vita eucaristica: 1 mediante il silenzio; 2 offrendomi per ogni occasione un atto opposto al male che hanno visto; 3 non esigendo niente dagli altri ma tutto da se stessi ».

487. « L’anima che ripara mi dà due gioie: ristabilisce l’ordine, e soprattutto cancella dal mio cuore la pena che mi è stata causata dall’anima infedele, perché, riparando, provoca il pentimento, e nulla mi consola quanto un’anima che si pente ».

42. « Desidero – ho bisogno – che la generosità degli uni ripari per gli altri. È l’amore che ripara. I peccati sono sempre mancanza d’amore per il Signore ».

522. « Ho bisogno di generosità che ripari le infedeltà dei miei. Ho bisogno di sacrifici, di carità nascosta, che riparino l’egoismo distruttore. Ho bisogno di atti di coraggio, di obbedienza umile e vera che riparino la menzogna, le rivolte, gli errori dell’orgoglio... ».

528. « La fedeltà perfetta di una sola anima ripara per molte. Non è la quantità delle vostre offerte che mi onora, ma la qualità del vostro dono ».

61. « La buona volontà che si unisce alle mie sofferenze, che si offre come vittima per partecipare anch’essa all’espiazione dei peccati, è la buona volontà dei miei amici, dei miei intimi. Il mio amore per voi è così immenso che non ha potuto esprimersi meglio che attraverso la sofferenza: nello stesso modo essi mi amano ».

165. « Se ci fossero più vittime volontarie, ci sarebbero meno vittime involontarie che devono subire le conseguenze terribili dei peccati che esse non hanno commesso… Desidero un esercito di vittime volontarie che, per salvare le anime, mi apportino una collaborazione che il mondo mi rifiuta ».

180. « Se ti sembra talvolta che le tue Superiore siano troppo severe, amale di più: è segno che hanno bisogno di sentirsi amate ».

664. « Se non si è molto gentili con te, è proprio in tali occasioni che ti devi mostrare buona, molto buona. Vinci il male con il bene. Fallo per me ».

661. « È quando le anime soffrono che bisogna amarle di più ».

266. « Voi amate dal momento che non pensate più a voi ».

315. « È solo così, amandole, che le anime si riscattano. E come potrai amare l’anima di un peccatore che forse ha bisogno dei tuoi sacrifici se non ami senza restrizione un’anima che sta vicinissima a te, nella quale abito io e forse è più grande della tua? Tali sono le esigenze della Comunione dei Santi ».

(Suor Maria della Trinità, Colloquio interiore)


« La vittoria sul tuo carattere otterrà luce per un peccatore, una pena sopportata allegramente rimarginerà la ferita ch’egli mi ha fatto; ne riparerà l’offesa, ne espierà la colpa »

« Se non ti alteri ricevendo un’osservazione, e anzi la accetti con gioia, otterrai che le anime accecate dall’orgoglio si umilino e chiedano perdono »

« Ah! Josefa, quante anime accecate dall’orgoglio!... Vorrei che tu moltiplicassi oggi gli atti di umiltà e di sottomissione alla volontà divina, per ottenere che molte anime si lascino guidare nella via che Io preparo loro con tanto amore! »

(Josefa Menéndez, Invito all’Amore)


953 La comunione della carità. Nella comunione dei santi «nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore per se stesso» (Rm 14,7). «Se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme; e se un membro è onorato, tutte le membra gioiscono con lui. Ora voi siete corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per la sua parte» (1Cor 12,26-27). «La carità non cerca il proprio interesse» (1Cor 13,5). Il più piccolo dei nostri atti compiuto nella carità ha ripercussioni benefiche per tutti, in forza di questa solidarietà con tutti gli uomini, vivi o morti, solidarietà che si fonda sulla comunione dei santi. Ogni peccato nuoce a questa comunione. (Catechismo della Chiesa Cattolica)


Molte sono le membra, ma uno solo è il corpo (1Cor 12,20)


Siamo membra gli uni degli altri (Ef 4,25)


16. In virtù di una solidarietà umana tanto misteriosa e impercettibile quanto reale e concreta, il peccato di ciascuno si ripercuote in qualche modo sugli altri. È, questa, l’altra faccia di quella solidarietà che, a livello religioso, si sviluppa nel profondo e magnifico mistero della comunione dei santi, grazie alla quale si è potuto dire che «ogni anima che si eleva, eleva il mondo». A questa legge dell’ascesa corrisponde, purtroppo, la legge della discesa, sicché si può parlare di una comunione del peccato, per cui un’anima che si abbassa per il peccato abbassa con sé la Chiesa e, in qualche modo, il mondo intero. In altri termini, non c’è alcun peccato, anche il più intimo e segreto, il più strettamente individuale, che riguardi esclusivamente colui che lo commette. Ogni peccato si ripercuote, con maggiore o minore veemenza, con maggiore o minore danno, su tutta la compagine ecclesiale e sull’intera famiglia umana. (Giovanni Paolo II, Reconciliatio et paenitentia)


Gli asceti vedono la perfezione nel timore di ferire l’amore, sia pure solo un poco. (Pavel Evdokimov, Le età della vita spirituale, p. 194)


74. « Quando mancate di spirito di fede, quando ferite un’anima con la vostra incomprensione negligente della carità, è una disgrazia. Voi vi opponete alla mia azione in essa, ritardate il regno di Dio. È una disgrazia. E voi vi badate appena... ».

652. « Potete seminare terribili rancori nelle anime ferite, voi non ne avete neppure il sospetto, ma io li vedo e sono io che ne sono la vittima, perché questi rancori si oppongono come una barriera alla mia azione ».

452. « Tu ostacoli lo sviluppo della mia vita intima nelle anime delle tue Sorelle, quando sei loro causa di qualche scontento o di stizza: sì, sono io che ne soffro ».

75. « Venga il tuo regno! Quando comprenderete che ciò richiede sacrifici più grandi che non i sacrifici materiali, preghiere ben più profonde che non quelle recitate con le labbra? ».

357. « Ogni atto di carità onora Dio, lo fa conoscere e lo fa amare ».

94. « Ogni volta che agite secondo il mio Spirito, rendete testimonianza alla verità, ed è per l’eternità ».

606. « Capisci che quando trionfi, con la generosità, sulle piccole miserie che diffondono tra voi il cattivo spirito, hai lavorato per il mondo intero? Tu mi hai fatto trionfare sui miei nemici: il mio Regno discende tra voi ».

647. « La vostra vita è molto importante. Figliola mia, il minimo atto di obbedienza, perché è fatto in unione con me, la più piccola fedeltà alla vostra Santa Regola, ha la sua ripercussione sull’intera Chiesa. Lo crederesti? Nello stesso modo le vostre mancanze, le minime vostre debolezze, hanno la loro ripercussione sul mondo intero, con le loro conseguenze, lo crederesti? Siate vigilanti. E io vi dono la Sapienza per capire, insieme con la forza per compiere ciò che mi aspetto da voi ».

499. « Se voi sapeste la ripercussione di un atto di carità fin da quaggiù e per l’eternità, non avreste più che un’ambizione: agire secondo la carità ».

251. « Sii generosa per quelli che nel mondo non lo sono; voi siete solidali, vi trascinate gli uni gli altri; nessuna generosità va perduta ».

134. « Vorresti vedermi amato da tutti gli uomini? Nella misura in cui mi amerai, vi contribuirai, perché l’amore è una corrente irresistibile, più potente del peso dei peccati. Una sola anima, per quanto sia piccola, pervasa dall’amore può trascinare una moltitudine ».

166. « Sì, poiché hai avuto un gesto di bontà per la tua Sorella, la tua Superiora è stata buona con te, benché ignorasse questo gesto. La bontà è contagiosa, come una calamìta irresistibile che diffonde la sua forza. Quando la spiritualità di una casa resta insufficiente, non è solo mancanza dei Superiori; ciascuno ha la sua parte di insufficienza; il bene come il male si espande da se stesso, a vostra insaputa ».

214. « Voi ricavate profitto da tanti sforzi, preghiere, sacrifici di coloro che vi hanno preceduto o che vivono con voi ».

640. « Figliola mia, tu non ti presenti mai sola dinanzi a Dio: nella tua anima c’è la Santa Trinità, c’è pure un frammento di tutta la Chiesa. Tu sei un anello di questa catena immensa, avendo ricevuto delle grazie che ti furono meritate da coloro che ti precedettero; e un gran numero di altri anelli si aggiungeranno in seguito. Voi siete solidali gli uni con gli altri e per tutta l’eternità ».

370. « Quali sono le anime da compiangersi di più? Quelle che non desiderano pregare e che non hanno nessuno che preghi per loro. Comprenderete in cielo quanto dovete alle preghiere degli altri ».

223. « Un’anima che non ha fatto nulla di bello, ma che ha amato Dio e il prossimo, che ha accolto restando nell’amore tutto ciò che le ho mandato, quest’anima mi ha reso un grande onore. La sua vita sarà stata importante per l’eternità; essa ha contribuito all’avvento del mio Regno ».

226. « Il realizzare l’unione, la fiducia reciproca, è un lavoro fatto per l’eternità: è diffondere il mio Spirito ».

228. « Ogni volta che rafforzi la fiducia reciproca tra voi, e l’unione, tu affretti il mio Regno. È necessario che sia questo lo scopo spontaneo, costante delle tue attività, ogni altro interesse dev’essergli subordinato ».

232. « Ogni volta che hai una premura affettuosa, parola o atto, che favorisce la buona intesa tra voi, il sopportarvi, l’aiuto scambievole, contribuisci all’unità della mia Chiesa: “Che tutti siano una sola cosa” ».

385. « Ricordalo, figliola mia, un gesto di bontà non va mai, mai perduto. Arriva il momento in cui chi ne ha beneficiato se ne ricorderà; e questa bontà conforta, dona dolcezza e fiducia. Non ti stancare mai di fare il bene ».

598. « Ora voi dovete vivere di fede: dovete credere senza prove che i vostri sacrifici, le vostre preghiere, tutte le vostre sofferenze io le impiego per salvare le anime ».

665. « Fatti coraggio. Io benedirò talmente i tuoi sforzi che molte anime dopo di te promuoveranno la venuta del mio Regno impiegando i medesimi mezzi che ti ho indicato ».

249. « Nelle situazioni difficili, qualunque esse siano, potete sempre essere generosi nello sforzo di vincere il male col bene. È lo sforzo interiore che conta; è per l’eternità. Il risultato visibile conta poco; lo sforzo interiore produrrà dei frutti il giorno del raccolto ».

(Suor Maria della Trinità, Colloquio interiore)


77. Presto o tardi la giustizia arriva, e noi possiamo collaborare perché sia possibile, anche se non sempre vediamo i risultati di questo impegno. (Papa Francesco, Gaudete et Exsultate)


« Tenete per certo che se la vostra abnegazione e le vostre sofferenze tardano a dare i loro frutti, o sembrano magari non darne alcuno, tuttavia non sono state né vane né inutili. Un giorno il raccolto sarà abbondante » (Josefa Menéndez, Invito all’Amore)


Non stanchiamoci di fare il bene; se infatti non desistiamo, a suo tempo mieteremo (Gal 6,9)


Chi semina nelle lacrime mieterà nella gioia (Sal 126,5)


Perciò, fratelli miei carissimi, rimanete saldi e irremovibili, progredendo sempre più nell’opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore (1Cor 15,58)